Sono nato a Roma ma
residente a Firenze, 52 anni, sposato con tre figli; nominato con DM
22/12/1987.
Sostituto Procuratore presso la Pretura di Siracusa dal 1989 al
1992; successivamente Giudice presso il Tribunale di Firenze: per sei anni come
Giudice civile, per dieci anni al dibattimento penale, per tre anni come
Giudice per le Indagini preliminari. Da marzo 2012 in Cassazione, alla Prima
Sezione penale.
Referente per
l'informatica e componente della Commissione Flussi della Corte d'appello di
Firenze.
Prima di essere
sorteggiato, non avevo mai sentito parlare di Altra Proposta ma, quando ho
letto la presentazione, ho subito apprezzato l'idea e il metodo: il sorteggio
preventivo spazza via ogni velleità carrieristica e i sorteggiati che danno la
propria disponibilità non hanno l'appoggio di una "corrente", ma
vengono soltanto presentati. Davvero un deciso cambio di prospettiva e di
mentalità.
Diciamo la verità:
tanti colleghi, anche convinti aderenti ad una corrente, ritengono (e spesso affermano
pubblicamente) che "non si può continuare così!". Il condizionamento
correntizio su ogni scelta di autogoverno ha raggiunto livelli
"scandalosi", nel senso letterale del termine, visto che i pubblici
scandali si ripetono: ne va del funzionamento del sistema, della credibilità
dell'intera categoria e persino dell'autorevolezza delle decisioni giudiziarie.
Rischiamo di pagare caro questa indolenza che ci fa ritenere che nulla possa
cambiare.
Eppure il modello
costituzionale è chiaro: a garantire autonomia e indipendenza della
magistratura e a tutelare i singoli magistrati devono essere magistrati che
possiedono assoluta indipendenza ed autonomia, non a caso non rieleggibili. Il
"tipo" del membro del CSM eletto dai magistrati non ha ambizioni di
"carriera" (faceva il magistrato prima e tornerà a farlo dopo quattro
anni) e non deve rispondere a nessun gruppo o corrente; il suo
"stile" sarà quello della professione: rigoroso rispetto della legge,
approfondimento scrupoloso delle questioni, decisioni assunte in libertà e
coscienza. Al CSM non avrà "amici".
Sono questi i nostri
valori, questo possiamo davvero offrire alla società e al sistema.
Il mio
"programma"? Se determinate
decisioni del C.S.M. sono essenziali (le indicano gli articoli 105 e 107 della
Costituzione), su di esse il "programma" è la persona del candidato. E allora, questo posso assicurare: come
ho svolto le funzioni assegnatemi, nello stesso modo assolverei al nuovo
incarico.
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